Odontofobia: vincere la paura del dentista con la Terapia Breve Strategica

odontofobia

Se soffri di odontofobia, probabilmente non hai paura del dentista quanto piuttosto delle cure odontoiatriche. La paura può essere associata al dolore, agli strumenti che il professionista utilizza (es. il trapano, le siringhe, le pinze, i bastoncini di metallo ad uncino), o all’idea di non avere il controllo sulle procedure a cui verrai sottoposto.

Non sto parlando del comune disagio che molti possono avvertire durante le sedute odontoiatriche, ma di una vera e propria fobia, che determina reazioni estreme. Spesso risulta addirittura impossibile sottoporsi a una visita.

Tuttavia, con le strategie giuste, vincere la paura e tornare a sfoggiare un sorriso smagliante può essere più semplice di quanto si creda!

 

Quando parliamo di “odontofobia”?

L’Organizzazione Mondiale della Sanità riconosce l’odontofobia come una fobia specifica, che riguarderebbe il 15-20% della popolazione. Si tratta di una monofobia, ovvero di una fobia relativa a stimoli o situazioni specifiche.

Chi ne soffre, prova una paura esagerata, molto più intensa rispetto a quella che prova la maggior parte delle persone nella stessa situazione.

Se hai la fobia del dentista o delle cure odontoiatriche, temi anche una semplice visita di controllo. Puoi persino fare fatica a sopportare i rumori o gli odori caratteristici di uno studio odontoiatrico, sufficienti  ad innescare una forte reazione ansiosa, fino all’attacco di panico.

Inoltre, l’ansia non si manifesta solo nel momento della visita, ma spesso ti coglie in anticipo. Nei giorni che precedono l’appuntamento dal dentista, puoi avere incubi, risvegli notturni, irrequietezza e tachicardia, al punto di pensare di rimandare le cure.

Nel momento in cui finalmente riesci a sottoporti alle cure, lo fai in uno stato di estrema allerta, che aumenta la percezione del dolore, rendendo insopportabili anche le procedure più semplici. Alla fine della seduta, sei talmente frastornato che ti riprometti che non tornerai mai più, dovessero caderti tutti i denti!

 

Quali sono i sintomi più frequenti?

Se soffri di odontofobia, in occasione delle visite odontoiatriche, avrai sperimentato tutti i sintomi tipici degli stati ansiosi, che si manifestano sia prima che durante gli appuntamenti con il dentista:

 

  • Accelerazione del battito cardiaco, palpitazioni
  • Ipertensione o calo della pressione sanguigna
  • Sudorazione
  • Vertigini, capogiri, svenimenti
  • Tremori, irrequietezza, tensione muscolare
  • Nausea
  • Senso di soffocamento

Questi sintomi dipendono dall’attivazione dei meccanismi fisiologici da cui dipende la “Fight or Flight Response”, la risposta di “attacco o fuga”: quando percepiamo una minaccia, la paura innesca una serie di reazioni che ci rendono pronti a reagire, innanzitutto scappando!

 

Evitare il dentista: una tendenza automatica

Di fronte alla paura, la prima tendenza dell’essere umano è fuggire. Se soffri di odontofobia non fai eccezione e spesso cedi alla tentazione di rimandare i trattamenti odontoiatrici, arrivando ad evitare i controlli anche per anni.

Di fronte a un problema dentale, ricorri piuttosto ai metodi di automedicazione, magari poco appropriati. Questa strategia ti fa sentire al sicuro, perché il dentista resta un ricordo lontano e non sei costretto a preoccupartene. “Occhio non vede, cuore non duole”… ma il dente sì, alla lunga duole eccome!

Evitando i controlli e le cure odontoiatriche, infatti, possono esserci conseguenze importanti per la salute, in quanto i denti non vengono curati nel modo adeguato.

A forza di rimandare e di evitare gli appuntamenti con il dentista, è facile incorrere facilmente in condizioni di grave compromissione dell’igiene e della salute orale. Potresti quindi essere costretto a rivolgerti a un professionista in maniera urgente, senza aver modo di prepararti, e in una situazione tale da richiedere gli interventi di cui hai più paura, quali la cura delle carie o le estrazioni dentali.

In questo modo, diventi artefice della tua condanna!

Evitare il dentista ha importanti conseguenze anche a livello psicologico. Infatti, sebbene l’evitamento dia l’illusione di riuscire a ridurre l’ansia, in realtà non fa che peggiorare la fobia. Più evitiamo una situazione che ci spaventa, più ci convinciamo che per noi sia impossibile affrontare il problema e così la paura aumenta.

 

E se mi faccio accompagnare?

Se decidi di farti accompagnare dal dentista da un amico, un famigliare, o da qualcuno in grado di trasmetterci calma e sicurezza, dal punto di vista della tua salute orale è sicuramente meglio che evitare le cure odontoiatriche. Così facendo non mancherai i controlli e diminuirai il rischio di incorrere in condizioni patologiche.

Tuttavia, non è così che passa la paura. Anzi! Ogni volta che chiediamo a qualcuno di starci accanto in una situazione che ci spaventa, lì per lì ci sentiamo più sicuri, ma l’aiuto che riceviamo ci conferma che da soli non saremmo in grado di affrontarla.

In altre parole, avremo sempre bisogno dell’aiuto di qualcuno e verremo presi dal panico nel momento in cui dovessimo trovarci ad affrontare il dentista da soli. Inoltre, per molte persone, un accompagnatore non è sufficiente a ridurre il carico d’ansia che accompagna gli appuntamenti dal dentista, che continuano ad essere vissuti come esperienze estremamente spiacevoli.

 

Io affronto la paura ma, quando vado dal dentista, l’ansia è incontrollabile: perché?

Probabilmente non te ne rendi conto, ma se soffri di odontofobia, molti dei comportamenti che metti in atto quando ti trovi nello studio del dentista, da solo o accompagnato, non fanno altro che aggravare l’ansia:

 

  • Controlli il tempo: arrivi in anticipo all’appuntamento, con l’illusione di avere in questo modo il tempo per “organizzarti” e calmarti. Tuttavia, il protrarsi dell’attesa non fa che accrescere l’ansia. Parafrasando un famoso aforisma, potremmo dire che “l’attesa del dolore è essa stessa dolore”!

  • Parli della tua paura: sei arrivato in anticipo, ti senti estremamente agitato e c’è qualcuno oltre a te nella sala di attesa. Quale migliore occasione per “sfogarsi” un po’? Inizi quindi a raccontare di come ti senti e lì per lì ti senti più leggero. Presto però ti rendi conto che gli altri minimizzano la tua paura e ti senti incompreso. Oppure, se i tuoi interlocutori condividono a loro volta la propria ansia per qualcosa a cui non avevi pensato, potresti aggiungere paura alla paura! Inoltre, il fatto stesso di parlare di qualcosa la rende degna di attenzione e la concretizza, dandoti la conferma di trovarti in una situazione di pericolo.

  • Controlli le tue reazioni e i tuoi pensieri: quando l’ansia sale, cerchi di rallentare il ritmo del respiro, di smettere di agitarti, di cacciare via i pensieri ansiogeni. Così facendo, non fai che focalizzare la tua attenzione sulle reazioni e sui pensieri che vorresti eliminare, con l’effetto paradossale di esasperarli. In questo modo, l’ansia aumenta a dismisura.

  • Controlli le tue sensazioni: sei seduto sulla poltrona, il dentista ha appena introdotto uno strumento nella tua bocca e tu sai che ti farà male, perciò sei pronto a captare ogni minimo segnale di dolore. La tua attenzione è focalizzata su ogni piccola sensazione, che in questo modo viene amplificata e la percezione del dolore aumenta.

Il risultato di queste strategie, messe in atto in maniera automatica con l’intento di sedare l’ansia, è quindi un peggioramento della stessa, che ti spingerà ad evitare sempre più lo studio dentistico e le cure dentali.

 

A mali estremi… Mi faccio sedare?

Molti studi odontoiatrici pubblicizzano varie procedure di sedazione per consentire ai pazienti odontofobici di sottoporsi alle cure. Puoi informarti della possibilità di agire in questo senso, tuttavia l’ansia anticipatoria, quella che precede l’incontro con il dentista, potrebbe persistere. Inoltre, la sedazione non cura la fobia.

Le paure, infatti, si superano solo quando vengono affrontate e la sedazione non è altro che una forma di evitamento. Questo significa che, con grande probabilità, avrai bisogno di ricorrere a questa procedura ogni qualvolta avrai bisogno di cure odontoiatriche, poiché non avrai imparato ad affrontarle in altro modo.

 

Soffro di odontofobia: la psicoterapia mi può aiutare?

Assolutamente sì! Se la paura del dentista ti mette profondamente a disagio o, a maggior ragione, se ti impedisce di sottoporti ai controlli periodici e alle cure odontoiatriche, non esitare a rivolgerti a un professionista.

In particolare, la Terapia Breve Strategica può aiutarti a superare l’odontofobia in tempi brevi, nell’arco di poche sedute. È possibile raggiungere questo risultato andando ad agire sui comportamenti che mantengono e peggiorano la fobia, attraverso prescrizioni che ti aiuteranno a sostituirli con altri più funzionali.

Modificando quelle reazioni che ora metti in atto in maniera automatica di fronte al pensiero del dentista (ad esempio evitare, rimandare, controllarti…), riuscirai a modificare anche la percezione delle situazioni e degli stimoli che ora ti provocano paura e ansia. Il dentista, il suo studio, gli strumenti che utilizza e le varie procedure a cui dovrai sottoporti ti sembreranno meno minacciose!

 

La Terapia Breve Strategica dell’odontofobia in pratica

Per darti un’idea del modo in cui la Terapia Breve Strategica interviene sull’odontofobia, ti anticipo qualche tecnica che potrei chiederti di applicare nel corso delle sedute:

 

Cercare informazioni

Se da diverso tempo eviti e rimandi gli appuntamenti con il dentista, probabilmente  la tua conoscenza del mondo dell’odontoiatra non sarà aggiornata. Forse la parola “dentista” evoca in te immagini di corde e tenaglie, oppure ti è rimasto impresso l’aspetto dello studio di quel dentista da cui non sei più voluto tornare e pensi che tutti siano così.

È fondamentale che inizi a cercare informazioni proprio sugli aspetti delle cure odontoiatriche che temi di più: ciò che non si conosce, infatti, fa molta più paura! Cercare informazioni, inoltre, è un primo passo per smettere di evitare il contatto con il dentista, almeno al livello del pensiero.

Ti chiederò quindi di fare quotidianamente delle ricerche in internet, di guardare video e immagini di studi odontoiatrici, di persone alle prese con l’igiene dentale e la cura delle carie o di tutte quelle procedure che ti mettono ansia. Questo aiuterà la tua mente ad abituarsi alle situazioni che innescano la paura.

 

Immaginare il peggio

La tecnica è nota come “Worst Fantasy” o “Peggiore Fantasia” e consiste nel ritagliarsi uno spazio giornaliero in cui chiudere gli occhi ed evocare tutte le peggiori fantasie connesse all’appuntamento con il dentista.

Dovrai cercare di provocare volontariamente le risposte ansiose, come se fossi effettivamente seduto sulla poltrona del dentista, a bocca aperta, con le sue mani nella tua bocca e il rumore del trapano in sottofondo!

Se utilizzata in maniera appropriata, con un addestramento adeguato, questa tecnica ha un potente effetto paradossale, che… provare per credere! Sconsiglio però il fai da te: prova, ma sotto la guida di uno psicoterapeuta specializzato in Terapia Breve Strategica.

 

Verificare l’attendibilità di “Cassandra”

Cassandra era una sacerdotessa greca, condannata a profetizzare solo sventure. Ognuno di noi ha una Cassandra dentro di sé, che spesso esce fuori quando dobbiamo affrontare qualcosa che fa paura.

Se soffri di odontofobia e devi andare dal dentista, Cassandra ti convincerà che tutto andrà male, che non riuscirai a presentarti all’appuntamento, che starai malissimo, sarai paralizzato dall’ansia e proverai un dolore incontrollabile. Ma è vero?

Prima di ogni visita, dai voce alla tua Cassandra e scrivi nero su bianco tutte le sue “profezie” rispetto a ciò che accadrà. Dopo la seduta, verifica ciò che si è effettivamente realizzato e valuta se Cassandra è davvero così attendibile e vale la pena di darle ascolto…

 

E se volessi fare da solo?

Puoi provare! In questo caso ti propongo 4 suggerimenti:

 

  1. Prendi informazioni e affidati ad un odontoiatra che ti ispiri fiducia e che sia disponibile a aiutarti a sottoporti alle cure in modo graduale.

  2. Programma insieme al dentista un calendario di sedute. Potresti iniziare con una semplice visita di controllo, per poi sottoporti all’igiene dentale e inserire a poco a poco le procedure più invasive, una alla volta. In questo modo sentirai di avere più controllo sulla situazione e ti sentirai più tranquillo.

  3. Osserva gli altri: nella sala d’attesa, concentrati sulle altre persone. Osservale in silenzio e cerca di carpire tutti quei segnali che ti fanno capire che hanno paura di ciò che li attende. Mi raccomando però, non parlare della tua fobia.

  4. Prova la “strategia del pollice”: si tratta di una tecnica utilizzata per la paura di volare, ma funziona bene anche dal dentista. Il giorno della visita, prima di entrare nello studio e finché rimarrai lì, segui questa procedura: incrocia le mani e osserva quale pollice metti sopra – è il pollice dominante. A questo punto, mantenendo le mani incrociate, inverti la posizione dei pollici. Il pollice dominante si trova ora sotto l’altro pollice. Con il pollice che si trova più in alto, fai pressione sull’altro, finché senti che ti fa un po’ male. Concentrati su questo leggero dolore e, se l’ansia sale, premi un po’ di più. Ti sentirai meglio.

Se l’odontofobia persiste, il mio consiglio è di prendere in considerazione la possibilità di una Terapia Breve. Ti aiuterà a superare la tua paura in poche sedute e finalmente la cura del tuo sorriso non sarà più un problema!

 

Fonti e letture consigliate