LEGAME UOMO-ANIMALE

Legame Uomo-Animale

Pets – Come gli animali domestici hanno invaso le nostre case e i nostri cuori”: questo il titolo del recente libro di Guido Guerzoni, che offre una fotografia dettagliata della sempre maggior diffusione degli animali da compagnia nella società umana e spinge a riflettere sulla natura di questo fenomeno.

La profondità e la significatività del legame tra le persone e gli animali da compagnia presenta diversi risvolti di interesse per la psicologia, relativi ad esempio alle implicazioni per il benessere psicologico dei proprietari di animali e all’evoluzione del ruolo del medico veterinario, che richiede sempre maggiori capacità di comunicazione, relazione e di gestione delle emozioni e che rende il professionista a rischio di fenomeni di stress lavoro-correlato, fatica da compassione e burnout.

Il legame uomo-animale: una “bizzarria” dei nostri tempi?

La società umana è in continua evoluzione ed è recentemente andata incontro a cambiamenti significativi che hanno ridefinito i rapporti interpersonali, soprattutto nel mondo occidentale: le famiglie sono sempre meno numerose, si fanno pochi figli ed è cambiata l’idea stessa di famiglia, che non è più solo biologica; i rapporti umani sono sempre più instabili e mediati dalle tecnologie; aumenta la longevità e di pari passo anche la solitudine e la necessità di far fronte a questa condizione.

Parallelamente, la sensibilità nei confronti degli animali è molto aumentata, in parte per via del loro riconoscimento come esseri intelligenti e senzienti, capaci di provare emozioni simili alle nostre, in parte grazie alla comprensione dei numerosi benefici psicologici, fisici e sociali che derivano dal legame con loro. Tutto ciò ha fatto sì che alcuni animali, con la loro capacità di comunicare con noi, di divertirci, di stimolarci e di mostrarci affetto e attenzioni si siano rivelati un’ottima fonte di compagnia e di supporto sociale, siano sempre più diffusi e abbiano acquisito a pieno titolo lo status di membri della famiglia.

Tuttavia, non si deve pensare a questo fenomeno come a una stranezza dell’epoca contemporanea: prendersi cura di animali da compagnia è una tendenza naturale dell’essere umano, le cui origini si ritrovano già in epoche molto antiche e trasversale alle diverse culture. Esiste inoltre una base biologica che rende possibile un legame affettivo tra le persone e gli animali da compagnia, data dalla condivisione di strutture cerebrali e di meccanismi fisiologici che ne consentono il carattere di reciprocità e che sono fonte di numerosi benefici psicofisici per la nostra salute.

Il legame uomo-animale come forma di “attaccamento”

In psicologia, il termine “attaccamento” indica un particolare tipo di legame affettivodurevole ed emotivamente significativo, che si forma con un individuo specifico ed è caratterizzato dal desiderio di vicinanza reciproca, stress e ansia alla separazione, da comportamenti mirati a mantenere e ristabilire il contatto con l’altro e da un senso di sicurezza che deriva dalla presenza dell’altro.

La maggior parte degli studi sull’attaccamento si è focalizzata sul rapporto tra madre e bambino, tuttavia studi recenti hanno dimostrato che anche il rapporto tra le persone e gli animali da compagnia, in particolar modo cani e gatti, può essere considerato una forma di “attaccamento” reciproco. All’interno di questo rapporto, gli animali assumono un ruolo assimilabile a quello del bambino nella relazione con il genitore, stimolando comportamenti di accudimento da parte del proprietario, che se ne prende cura non solo nutrendoli, ma cercando di soddisfarne anche i bisogni di movimento, attenzione, affetto e gioco, proprio come si farebbe con un figlio. 

Gli animali da compagnia, a loro volta, sono in grado di fornire supporto al proprietario, soprattutto dal punto di vista emotivo, dando vita a un legame che ha caratteristiche peculiari e intermedie tra l’attaccamento tra genitore e bambino e l’amicizia tra adulti.

Le implicazioni psicologiche dell’attaccamento: opportunità e criticità nel legame uomo-animale

Quando si crea un legame di attaccamento con gli animali da compagnia, si osserva un forte coinvolgimento emotivo che porta le persone a considerare gli animali membri della famiglia a tutti gli effetti, talvolta veri e propri “figli”, capaci di comunicare affetto, attenzioni, sicurezza e conforto. 

Gli animali contribuiscono attivamente al benessere psicofisico dei loro proprietari, esercitando un effetto positivo ad esempio in termini di riduzione dell’ansia e dello stress (a questo proposito, sembra che il proprio cane sia più efficace del proprio partner umano!), facilitando i rapporti sociali, stimolando il movimento fisico e suscitando emozioni positive. Almeno parte di questi effetti sembra sia legata al rilascio di ossitocina, che avviene quando stabiliamo un contatto con l’animale, lo accarezziamo, lo abbracciamo o perfino quando ci limitiamo a uno scambio di sguardi con lui.

Tuttavia, a fronte di tanti benefici, come tutte le relazioni affettive, anche la relazione con un animale da compagnia presenta alcune criticità, legate innanzitutto alla rottura del legame dovuta alla morte dell’animale, ma anche all’anticipazione della perdita o al “carico assistenziale” che deriva dal prendersi cura del proprio animale da compagnia affetto da malattie croniche o terminali.

Ad oggi, in Italia, per i proprietari di animali da compagnia non è facile trovare un supporto psicologico specifico per la sofferenza che deriva da queste situazioni, che viene spesso vissuta in solitudine, talvolta con imbarazzo e con il timore di essere giudicati perché “è solo un animale”.

Il legame uomo-animale e l’evoluzione del ruolo del medico veterinario

La crescente sensibilità nei confronti degli animali da compagnia, il legame sempre più intenso tra le persone e i loro animali, nonché i progressi scientifici e tecnologici nella medicina veterinaria hanno determinato un’evoluzione del ruolo del medico veterinario nel settore degli animali da compagnia.

In questo ambito, la figura del medico veterinario viene talvolta paragonata a quella del pediatra: non solo gli animali, come i bambini più piccoli, non possono parlare e la loro storia clinica viene riferita al veterinario dal proprietario come al pediatra dal genitore, ma, come i genitori di un bambino, anche i proprietari si preoccupano per lo stato di salute dei propri animali, sono emotivamente molto coinvolti e nutrono aspettative elevate nei confronti del medico a cui si rivolgono.

Le capacità di comunicazione e relazione, nonché la capacità del veterinario di mostrare empatia verso l’animale ed il suo proprietario (le cosiddette “competenze non tecniche” o “soft skills”) sono caratteristiche che i clienti apprezzano molto, che tengono in grande considerazione nella scelta del professionista a cui affidare la salute del proprio animale da compagnia e che perciò influenzano il successo professionale del medico.

Inoltre, proprio l’investimento emotivo delle persone sugli animali da compagnia fa sì che il medico veterinario sia esposto quotidianamente a fattori riconosciuti come fonti di rischio psicosociale, quali le richieste di aiuto incalzanti, il carico di aspettative e il contatto con la sofferenza degli animali di cui si prende cura e con quella dei loro proprietari, che possono condurre a fenomeni di stress lavoro-correlatofatica da compassione e burnout.

Il legame uomo-animale: di cosa mi occupo e come posso aiutarti

Ho iniziato ad approfondire lo studio della relazione tra l’uomo e gli altri animali durante il corso di dottorato, con alcune ricerche sull’empatia nei confronti degli animali. Il tema è molto vasto e ho avuto l’opportunità di studiare a fondo la natura del legame uomo-animale da un punto di vista psicobiologico, dedicando attenzione a quei fattori che rendono gli animali da compagnia così speciali e capaci di contribuire al nostro benessere.

Ho inoltre condotto alcuni studi sull’empatia in medicina veterinaria e una ricerca sul lutto per la perdita di un animale da compagnia. Ritengo che la ricerca debba avere un risvolto applicativo e perciò cerco di trasferire le mie conoscenze in quest’ambito nel lavoro clinico, offrendo un servizio di consulenza, supporto psicologico e formazione pensato ad hoc per i proprietari di animali da compagnia e per i medici veterinariper saperne di più visita la sezione del sito relativa ai servizi.